Il logo simbolo MAGRì, il serpente a due teste rappresenta l’innato dualismo che la donna possiede: è complessa, aggraziata, eccitante e allo stesso tempo misteriosa e dark.
La donna Magrì è una donna indipendente e di elevata cultura, e proprio perché, libera da ogni regola, deve possedere la giusta borsa per esprimere la propria personalità.
Una donna in carriera, una donna che ha bisogno di una borsa pratica ma allo stesso tempo elegante per non perdere la propria femminilità.
Isabella Pia Ayoub, fondatrice e direttore creativo del brand di borse MAGRÌ, laureata in architettura presso il Southern California lnstitute of Architecture, nel settembre 2014 da’ vita alla sua prima collezione di borse. L’idea di MAGRÌ è nata in un piccolo caffè di Manhattan, a NewYork, dove Isabella inizia ad osservare tutte le donne che entrano all’interno del locale indossando una “lt- Bag”. “Credo che una donna riveli il suo stile e la sua personalità attraverso l’accessorio che decide di indossare; nonostante io avessi avuto da sempre una passione per le borse, non avevo mai deciso di disegnarle no a quel momento partendo dal presupposto che la mia professione era quella di architetto”. Il suo progetto di borse prende vita e forma grazie ad uno schizzo su un semplice tovagliolo, schizzo che rappresentava quella che sarebbe stata la borsa ideale. Per Isabella le borse rappresentano “il biglietto da visita” di ogni donna. Un progetto in cui la combinazione di creatività, eleganza e femminilità costituisce il mix unico che ha dato vita al DNA di questo brand. Un progetto che diventa realtà con il nome di “MAGRÌ”. Filo conduttore delle varie collezioni, il connubio tra sostanza e architettura, un binomio che si ripete e si sviluppa in tutte le borse: “..la magia sta nel catturare una particolare emozione attraverso la narrazione del disegno; un gergo che si esprime attraverso le proporzioni della borsa, la costruzione e l’uso di materiali eleganti. Come diceva l’architetto Mies van der Rohe “Dio è nei dettagli”. Ed è proprio in Italia che Isabella decide di far produrre le proprie borse, perché i prodotti “Made in ltaly’’ sono i migliori e curati in ogni loro minimo dettaglio. Come città sceglie Firenze, dove, gli artigiani e produttori fiorentini, hanno come obiettivo l’eccellenza.
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